Ristrutturazioni Edilizie, Detrazioni per il 2018: Bonus Ristrutturazioni Edilizie, Bonus Verde, Ecobonus, Sismabonus, Bonus Mobili.

 

Cominciamo dalla parte che più riguarda la mia attività ossia le Ristrutturazioni Edilizie, Detrazioni per il 2018 che a seguito dell'iter consueto di fine anno approdato in senato ecco la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della LEGGE 27 dicembre 2017 n.205 riguardo il Bilancio di previsionale dello Stato relativo l'anno finanziario 2018 e bilancio triennale 2018-2020, sono quindi operative le varie detrazioni fiscali e bonus.

Con la Legge di Bilancio 2018 per la parte inerente alle Detrazioni Fiscali sulle Ristrutturazioni Edilizie 2018, è stata prorogata di un altro anno senza modifiche, per l'ennesima volta niente misura strutturale permanente, tra novità e proroghe rientrano i Bonus Mobili, Bonus Verde, Sismabonus, Ecobonus, Effcientamento Energetico, Iva agevolata al 10% nei lavori edili ecc...

 

Bonus Fiscale del 50% sulle Ristrutturazioni Edilizie 2018

Ristrutturazioni Edilizie Detrazioni per il 2018

La Legge di Bilancio 2018, come anticipato, proroga il bonus IRPEF del 50% sulle ristrutturazioni edilizie fino al 31 dicembre 2018, l'agevolazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sarà ripartita sempre in 10 rate annuali per un massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare, come previsto negli anni precedenti.

Considerata la proroga, questi sono alcuni interventi che rientrano nelle detrazioni fiscali 2018 a seconda della tipologia di manutenzione e riportata dal precedente articolo del 2017:

Manutenzione Ordinaria

Rientrano in questa categoria la Ristrutturazione Edilizia effettuata sulle parti comuni degli edifici residenziali di qualunque categoria catastale con relative pertinenze (le parti comuni interessate sono quelle indicate dall’articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del Codice civile.) ossia:

  • Mantenere in efficienza o integrare gli impianti tecnologici esistenti;
  • Il restauro e risanamento conservativo;
  • Interventi edili effettuati per rinnovare, riparare e sostituire finiture e migliorie degli edifici.

Di seguito alcuni esempi di interventi in ambito condominiale purchè non si apportino modifiche:

  • Riparazione impianto idraulico, idrico e di scarico acque reflue;
  • Sostituzione pavimentazione esterna totale o parziale e relativa opera di finitura di balconi e terrazze, ma anche recinzioni;
  • Rivestimento e tinteggiatura dell'esterno edificio e rifacimento intonaco degli interni;
  • Rifacimento impermeabilizzazioni di tetti e terrazze per lo smaltimento dell'acqua piovana;
  • Verniciatura porte dei garage;
  • Sostituzione parziale di impianti tecnologici, degli infissi, serrande e serramenti.


Manutenzione Straordinaria

(vedere ultime modifiche del Dl n.133/2014 al Testo unico in materia  edilizia)


In questa tipologia di intervento, purché non comportino modifiche nel volume o superficie e destinazioni d'uso, rientrano:

  • Il rinnovo o la sostituzione di parti dell'unità singola residenziale;
  • Le parti comuni e quelle strutturali dell'edificio.

Esempi più dettagliati, rientrano nelle spese detraibili:

  • Realizzazione nuovo bagno o integrazione di servizi igienico-sanitari;
  • Integrazione impianti tecnologici;
  • Sostituzione caldaia con una condensazione;
  • Realizzazione o adeguamento impianti gas;
  • Sostituzione anche con modifiche e materiali di infissi esterni, serramenti, persiane con serrande;
  • Realizzazione o adeguamento impianti ascensori, scale di sicurezza, canne fumarie;
  • Rifacimento di scalini, rampe o scale;
  • Recinzioni, muri di cinta e cancellate;
  • Consolidamento delle fondamenta o sostituzione solai di copertura.
  • Interventi di risparmio energetico;
  • Interventi di ricostruzione o ripristino dell’edificio lesionato in seguito a calamità naturali e in presenza di stato d’emergenza;
  • Interventi di realizzazione autorimesse o posti auto pertinenziali compreso l’acquisto di un box o un posto auto pertinenziale esistente in relazione alle sole spese di realizzazione;
  • Interventi sugli immobili per abbattere le barriere architettoniche;
  • I lavori diretti a favorire la mobilità dei portatori di handicap grave, come l’installazione di montacarichi ed ascensori;
  • Risparmio energetici e opere di ristrutturazione interne;
  • Contenimento dell’inquinamento acustico;
  • Cablatura degli edifici;
  • Adozione di misure di sicurezza antisismica e statica degli immobili;
  • Messa in sicurezza dell’immobile dal rischio di furti e manomissioni.
  • Messa in regola degli immobili (secondo il DM 37/2008 e la legge 1083/71 per gli impianti a metano);
  • Prestazioni professionali richieste in base al tipo d’intervento;
  • Progettazione e altri interventi professionali coinvolti;
  • Acquisto dei materiali;
  • Sopralluoghi e perizie tecniche;
  • Oneri di urbanizzazione;
  • Gli interventi di manutenzione ordinaria per cui sulle parti comuni, diversamente la detrazione sarà distribuita secondo la quota millesimale;
  • L’imposta di bollo, l’imposta sul valore aggiunto e tutti i diritti pagati per le autorizzazioni, le denunzie d’inizio lavori e le concessioni;
  • Tutti i costi strettamente connessi all’attuazione degli interventi.

Per l'immobile oggetto degli interventi potranno fruire del bonus irpef o ires, i seguenti soggetti:

  • Proprietari;
  • Nudi proprietari;
  • Familiari conviventi partecipanti alle spese di ristrutturazione casa 2018;
  • Usufruttuari;
  • Comodatari;
  • Conduttori dell’immobile;
  • Proprietari di strutture alberghiere;
  • Imprenditori individuali o a conduzione familiare, purchè gli immobili non rientrino fra i beni strumentali o merce;
  • Soggetti di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, soci di cooperative divise e indivise.
 

Bonus Verde 2018, novità

Nella legge di bilancio 2018 è stato introdotto il Bonus Verde che prevede una detrazione del 36% fino ad tetto massimo di 5.000 euro per unità immobiliare con pertinenze e recinzioni annesse.
Il Bonus Verde 2018 in ambito privato e condominiale, riguarda sostanzialmente il recupero spese sistemazione di giardini e prati compreso quelli di interesse storico, terrazzi e balconi, compreso altre attinenze quali il rifacimento impianti di irrigazione, potature importanti, fornitura e/o sostituzione di piante nelle varie forme.
Come sempre tutte le spese devono essere ben documentate e detraibili annualmente a pari quote in 10 anni.

 
Ecobonus 2018

L'Ecobonus 2018 con l'obiettivo di aumentare le prestazioni e l’efficienza energetica della casa, presenta diverse novità rispetto alla versione del 2017, la detrazione riguarda le singole unità e condomini.

La detrazione è stata ridotta passando dal 65% al 50% dal 2018 al 2021 per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici di cui:

  • Sostituzione e posa impianti di climatizzazione invernale con l’installazione di caldaie a condensazione ed a biomassa con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal Regolamento delegato (UE) N.811/2013;
  • Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino ad un tetto massimo detraibile di 30.000 euro;
  • Sostituzione e posa in opera di infissi;
  • Installazione schermature solari

L'ecobonus 2018 permane al 65% per:

  • Spese sostenute di acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione;
  • Installazione Collettori Solari;
  • Acquisto ed installazione di micro-generatori in sostituzione di impianti già esistenti purchè migliorino le prestazioni di almeno il 20% del fabbisogno annuo di energia primaria;
  • Impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione;
  • Impianti con caldaie a condensazione di efficienza non minore della classe A di prodotto e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione ma più evoluti, appartenenti alle classi 5, 6 oppure 8 della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
  • Interventi al fine di migliorare di almeno del 20% il fabbisogno annuo di energia primaria ed interventi di coibentazioni di strutture opache verticali e orizzontali secondo i requisiti richiesti dal DM 11 marzo 2008;
  • Sostituzione di scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore;
  • Impianti domotici per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione.

Possono avere accesso all’ecobonus i contribuenti che investono nella riduzione del fabbisogno energetico fino alla soglia massima di:

  • 30mila euro per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia;
  • 60mila euro per i lavori di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti e per l’installazione di pannelli solari per usi domestici o industriali;
  • 100mila euro per lavori di miglioramento e riqualificazione energetica globale.

L’Ecobonus sui condomìni rimane invariato al 65% fino al 2021, il bonus può arrivare al 70% del costo sostenuto per gli interventi che hanno un’incidenza superiore al 25% della superficie dell’edificio, arrivando poi al 75% per i lavori volti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva secondo il Decreto Ministeriale 26/06/2015.

 

Sismabonus 2018

Il Sismabonus 2018 è confermato senza aver subito modifiche alla precedente Legge di Stabilità 2017 con validità quinquennale, dal 2017 al 2021, al fine di favorire le ristrutturazioni edilizie con misure antisismiche.

La detrazione Sismabonus 2018 è così suddivisa:

  • 50% del costo sostenuto di adeguamento per le classi a rischio sismico 1, 2 e 3;
  • 70% per le opere che abbassano il rischio sismico di una classe;
  • 80% per gli interventi mirati a ridurre il rischio di due classi;
  • 85% nel caso in cui i lavori dovessero interessare l’intero condominio.

Come per il bonus ristrutturazione, il tetto massimo di spesa detraibile è di 96.000.
Le strutture che ne beneficiano sono:

  • Prima e seconda casa;
  • Attività produttive;
  • Condomìni;
  • Enti locali per la messa in sicurezza gli edifici pubblici.

 

Bonus Mobili 2018

Il Bonus Mobili 2018 è legato esclusivamente ai lavori di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, oggetto di ristrutturazione edilizia iniziati nel 2017, è prorogato per l'intero anno 2018 e consente di detrarre dall’Irpef il 50% dei costi sostenuti per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici per le abitazioni da ristrutturare, la soglia massima di spesa è di 10.000 euro.
Le detrazioni fiscali sono rivolte all’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica pari o superiore alla A+ denominati “grandi elettrodomestici” ad eccezione del forno per il quale è sufficiente la classe A e sistemi elettronici muniti di etichetta energetica. Anche per il 2018 non è previsto il bonus mobili per le giovani coppie.

Per grandi elettrodomestici si intendono:

  • Apparecchi di cottura;
  • Forni elettrici ed a microonde;
  • Piastre riscaldanti elettriche;
  • Frigoriferi;
  • Congelatori;
  • Asciugatrici;
  • Lavatrici;
  • Lavastoviglie;
  • Apparecchi per il condizionamento;
  • Stufe elettriche;
  • Radiatori elettrici;
  • Sistemi elettrici di riscaldamento e radiatori;
  • Ventilatori elettrici.

Rientrano nei mobili:

  • Cucine;
  • Armadi;
  • Letti;
  • Cassettiere;
  • Comodini;
  • Materassi;
  • Apparecchi d’illuminazione;
  • Poltrone;
  • Divani;
  • Sedie;
  • Tavoli;
  • Credenze;
  • Scrivanie;
  • Librerie;
  • Detraibili dall'Irpef le spese di trasporto e montaggio dei beni acquistati.
  • Non detraibili invece altri Complementi d’arredo, Tendaggi vari, Porte, Pavimentazioni magari in legno.

 Qui un infografica sul Bonus Arredi resa disponibile sul sito dell'Agenzia delle entrate.

 

Note aggiuntive:
Per le prestazioni di servizi relative agli interventi di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata, si applica l’aliquota Iva agevolata del 10%.

Per i così detti bonus, le detrazioni dall’Imposta sul reddito, IRPEF se trattasi di persone fisiche o IRES se di società, sono ripartite in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.

Per controllare aggiornamenti visitare il sito dell'Agenzia delle Entrate dove trovate anche la guida fiscale.

Per tutti i bonus 2018, come per i precedenti vale il solito principio per non vedersi annullare la detrazione fruita, occorrono quindi:

  • Le fatture acquisto di beni e servizi;
  • Bonifico parlante;
  • Dichiarazione di ristrutturazione o dichiarazione sostitutiva di atto notorio.


Altri documenti eventuali se necessari, da conservare:

  • Abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori);
  • Domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
  • Ricevute di pagamento dell’Imu, se dovuta;
  • Delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali;
  • In caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, dichiarazione di consenso del possessore all'esecuzione dei lavori;
  • Comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori  da inviare all’Azienda sanitaria locale, se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri.

 

Importanti indicazioni sulle Detrazioni Fiscali 2018, fonte youtube "Studio di progettazione EdilAnt".

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